Estati molto calde e secche, con punte di oltre 40°, e inverni miti. È questo il microclima che fa sì che in Sicilia da anni si produca una delle varietà di pomodori più saporite in circolazione, i cosiddetti “siccagni”. La sua coltivazione avviene soprattutto nelle province di Caltanissetta e Palermo.
Il loro nome deriva dall’assenza di irrigazione alla quale sono sottoposte le colture, e da essi si ricavano il concentrato (chiamato “astrattu”), la passata e i pomodori secchi. Questa tradizione è molto diffusa soprattutto (ma non solo) nelle campagne dell’entroterra siculo, qui le famiglie li raccoglievano durante il giorno per lavorarli alla sera. Una parte era destinata alla conserva, il resto al concentrato, da fare intorno al mese di settembre (periodo di massima produzione). E noi di Tudia lo facciamo ancora oggi!
Per lungo tempo si è pensato che questa produzione potesse essersi persa, per quanto fosse diventato raro trovare colture simili. Ma parecchie famiglie custodiscono gelosamente questi semi e, sfruttando il clima e il terreno favorevoli, li lavorano con cura come tradizione vuole. Lo facciamo anche noi che siamo ambasciatori di questo prodotto e ci fregiamo del merito di promuoverlo e coltivarlo. E lo facciamo in un territorio che fa la differenza.
I campi presentano spesso componenti di tipo montmorillonitico o sabbie plioceniche unite ad argilla, la cui caratteristica chiave è l’autoregolazione idrica in periodi di siccità. L’escursione termica tra giorno e notte, unita ai venti di tramontana freschi, permette al frutto di svilupparsi nel modo migliore possibile. Il clima lo agevola attraverso il mantenimento dell’umidità atmosferica su buoni livelli, permettendo alla pianta un’adeguata traspirazione.
Oltre alla sua lavorazione particolare, il siccagno è molto interessante dal punto di vista nutrizionale e organolettico. Possiede un’ottima quantità di vitamina A e C, ma anche antiossidanti come il licopene e un basso contenuto di calorie. La pianta, non essendo irrigata, è visibilmente rustica, con pochi frutti di dimensioni ridotte. Ciò fa sì che queste proprietà siano molto concentrate al suo interno. Il sapore è molto forte, consentendo alla passata di poter essere cucinata senza sale.